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La rinascita dell’Anfiteatro della Martesana

Domenica 25 settembre festa per la vittoria di associazioni e cittadini su vent’anni di degrado.

MILANO – Per vent’anni è stato uno dei simboli del degrado della zona di via Padova. Da un anno, invece, è diventato un punto di riferimento per tutti: bambini, giovani, anziani. L’Anfiteatro della Martesana è rinato grazie alla cooperativa sociale Comin, che l’ha preso in gestione, e alla intraprendenza di associazioni e cittadini.

Domenica 25 settembre, dalle 16 alle 19, ci sarà una festa per presentare tutte le attività che si svolgono in questa struttura. Costruita dalla Giunta di Paolo Pillitteri alla fine degli anni ’80 (costo circa 400 milioni di lire), è rimasta chiusa fino al settembre del 2010. Perché? All’inizio perché non si sapeva a chi darla in gestione, poi perché era diventata inagibile. Per ristrutturarla il Comune di Milano ha dovuto spendere, nel 2010, 565mila euro e durante i lavori ci si è accorti che i bagni non erano allacciati alle fogne. Un “dettaglio” interessante, che fa riflettere su come la Milano da bere progettava i suoi interventi in periferia. Dietro i gradoni delle tribune, c’è una struttura con ampi locali, che però è stata “bunkerizzata”: da fuori infatti si vede solo una collina verde, sotto la quale appunto ci sono le aule. L’aspetto positivo è che l’Anfiteatro si trova al centro della zona di via Padova (all’altezza della traversa di via Agordat), tra Turro, Gorla e Crescenzago, immerso nel parco dedicato ai “Martiri della libertà iracheni vittime del terrorismo” e bagnato dalla Martesana.   

Una parte dei locali è gestita dalla cooperativa Comin e l’altra direttamente dal Consiglio di zona 2. “Quando un anno fa abbiamo inaugurato l’Anfiteatro abbiamo subito voluto che fosse un luogo aperto a tutti -spiega Francesca Lain, coordinatrice della Comin per la gestione della struttura-. Sono stati gli anziani i primi ad affacciarsi”. Oggi nell’Anfiteatro hanno trovato casa la ciclofficina, gli scout, il gruppo di danze popolari Imagenes Perù(prima provavano in strada). “Alcune mamme di bambini piccoli hanno chiesto inoltre di poterne usufruire un pomeriggio alla settimana -aggiunge Francesca-, soprattutto quando fa freddo e non possono stare con i figli nel parco”. La cooperativa Comin inoltre ha trasferito nell’Anfiteatro il progetto Cassiopea, pensato per aiutare gli adolescenti stranieri appena arrivati in Italia a inserirsi nella scuola e nel quartiere. È diventata anche la sede della Grande fabbrica delle parole di Terre di mezzo: laboratorio di scrittura creativa proposto alle scuole di Milano che qui vengono per giocare con le parole. In luglio e agosto ha ospitato il campus estivo della Comin.

La festa di domenica 25 settembre inizierà alle 16 con giochi all’aperto per i bambini delle elementari e break dance per i ragazzi delle medie. Ci sarò anch’io che presenterò il mio blog e la mia esperienza di 10 mesi da giornalista di quartiere (alle ore 16). Alle 17 è prevista una merenda-aperitivo per tutti e, dalle 17.30 fino alle 18.30, si ricomincia con “Gioco storie” per bimbi dai 5 ai 10 anni proposta dalla Grande fabbrica delle parole e “performance di writing” per ragazzi delle medie. Per concludere, dalle 18.30 alle 19.30 danze popolari dell’associazione Imagenes Perù

Di me tempo fa ho scritto: "Cammino molto e sono un giornalista. Le due cose si sposano bene, perché mi piace l'idea che un giornalista debba consumare le suole delle scarpe". Ora giro per Milano anche in bici e quindi consumo pure i copertoni. Scrivo su Redattore Sociale e mi trovate su Facebook.

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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